Matrimonio Vintage sul Lago di Garda
Serena è minuta, gli occhi grandi, un sorriso dolce, la voce leggera come le sue mani. Davide è un ragazzo riservato, di poche parole, ma che quando prende in mano la chitarra esplode in una carica punk rock che non ricordo dagli anni ’90.
Ci incontriamo un pomeriggio di Marzo, a Desenzano. Si sposeranno a Giugno sul Lago di Garda, in una location magnifica che si affaccia sul lago. La primavera stenta a partire, ma nei loro c’è già la luce dell’estate. Mentre chiacchieriamo dei nostri lavori, delle nostre preoccupazioni e dei nostri lavori, faccio qualche scatto con la mia Hasselblad. Perché Serena e Davide hanno deciso di immortalare il loro matrimonio con la fotografia “classica”, ossia quella su pellicola. Affascinati dai colori e dall’intensità delle fotografie realizzate in questo modo, non hanno avuto dubbi: vogliamo il pacchetto vintage!
E così carico l’hasselblad prima con un rullo di Fuji 400 ProH, per gli esterni, per esaltare i colori blu del cielo, e poi una Ilford Delta 3200 per fare un ritratto in casa a Serena mentre ci riscaldiamo davanti a un caffè. L’appuntamento è per l’11 Giugno.
L’11 Giugno arriva silenzioso come un gatto, ma esplode in una giornata calda e velata. Davide mostra il suo doppio lato: prima teso e nervoso, quasi irrigidito, poi libero e sciolto come una vera rockstar; rimango invece molto colpito dallo sguardo tranquillo di Serena, lucido e limpido durante tutta la giornata: è molto tranquilla, perfettamente a suo agio davanti alla macchina fotografica e con me che gli saltello attorno.
Si crea rapidamente quella perfetta sintonia che cerco tra fotografo e sposi, così da poter vivere il matrimonio con sguardo attento e deciso. Perfettamente a loro agio davanti alla macchina fotografica, ho tutto il tempo per misurare la luce, mettere a fuoco, comporre e scattare con la mia Hasselblad senza interrompere ciò che sta accadendo davanti a me. Momenti, sguardi, sorrisi, risate, mi passano davanti e io lì pronto a fermarli con la mia macchina fotografica: sono talmente dentro a ciò che accade che non mi accorgo di aver tirato l’una di notte passata. Non sento la stanchezza, non sento il sudore e il caldo, vedo solo ancora nei miei occhi la luce di questo giorno ormai passato. Ma ancora qui davanti a me, adesso, per sempre.
Assistente Elisa Ducoli
Stampe bianco e nero: Studio Fine Art Digingranditore di Giulio Limongelli
Sviluppo e stampa colore: Conservatorio della Fotografia di Simone Casetta




